Inizio Ramadan 1443 / 2022

Nel Nome di Allah, il Clemente, il Misericordioso

Ramadan 1443 / 2022 è alle porte in sh’a Allah.

Il Centro Islamico Culturale La Luce di Cassino(FR), comunica che il primo giorno del mese benedetto di Ramadan sarà in sh’a Allah sabato 2 aprile 2022.

ORARIO DEFINITIVO DELLE PREGHIERE RAMADAN 1443 / 2022

Auguriamo a tutti voi un generoso Ramadan



Le religioni uniscono i credenti: a Cassino un incontro di preghiere con musulmani e cattolici

E’ stato per noi del Centro Islamico Culturale La Luce di Cassino un piacere partecipare a nome dei musulmani del basso Lazio a questo momento di preghiera e di comunione organizzata dalla parrocchia di San’Antonio e dalla diocesi Cassino – Sora e che si è svolta presso la chiesa di Sant’Antonio a Cassino(FR).

L’imam del centro islamico di Cassino Bouchaib El Aichi e il vescovo della diocesi Cassino Sora S.E.R. Mons. Gerardo Antonazzo

L’imam si è unito alle preghiere dei cattolici recitando alcune sure e versetti del Corano fra le quali: L’aprente, alcuni versetti della sura della Luce, la sura del Mattino, la sura di Maria.

Alcuni versetti sono stati tradotti in italiano dal presidente del centro Islamico Culturale “La Luce”, Massimiliano Badr Evangelista

Nella foto il vescovo della diocesi Cassino Sora S.E.R. Mons. Gerardo Antonazzo, Don Benedetto Minchella Parroco di S. Antonio di Padova in Cassino, e Massimiliano Badr Evangelista presidente del Centro Islamico Culturale Luce di Cassino

Elementi centrali e comuni delle preghiere sono stati La Luce, la carità verso i bisognosi e le lodi al Signore.

Alcuni dei versetti del Corano recitati:

Sura 49 Versetto 13

  1. O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina, abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda. Presso Iddio, il più nobile di voi è colui che più Lo teme.
    In verità Iddio è sapiente, ben informato.

Il versetto è importante perchè tende fondamentalmente ad abbattere tutte le barriere all’interno del genere umano e a bandire i conflitti tra le nazioni. Sovrappone un egualitarismo tra i credenti all’ineluttabile differenza di condizione e di ereditarietà.

I versetti finali della sura La luce del mattino mediante i quali Iddio richiama all’attenzione nei confronti degli orfani e dei mendicanti:

  1. Non ti ha trovato orfano e ti ha dato rifugio[3]?
  2. Non ti ha trovato smarrito e ti ha dato la guida?
  3. Non ti ha trovato povero e ti ha arricchito[4]?
  4. Dunque non opprimere l’orfano,
  5. non respingere il mendicante,
  6. e proclama la grazia del tuo Signore[5].

Nella foto Don Francesco Vennitti, S.E.R. Mons. Gerardo Antonazzo, Don Benedetto Minchella

S.E.R. Mons. Gerardo Antonazzo ha sottolineato che Le religioni sono fermento di unità e che la vera religione non divide mai, mentre l’imam ha affermato la fratellanza fra cattolici e musulmani in quanti tutti discendenti di Adamo.

L’incontro si è concluso con il dono da parte della Parrocchia di Sant’Antonio di Padova ai bisognosi di pacchi alimentari; simbolicamente l’imam ha donato il primo pacco a una famiglia cristiana e il vescovo a una famiglia musulmana.

Le parole del Vescovo e dell’Imam:

PROTOCOLLO CON LE COMUNITÀ ISLAMICHE emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2

PROTOCOLLO CON LE COMUNITÀ ISLAMICHE

L’esigenza di adottare misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2 rende necessario la redazione di un Protocollo con le confessioni religiose.

Il Protocollo, nel rispetto del diritto alla libertà di culto, prescinde dall’esistenza di accordi bilaterali, contemperando l’esercizio della libertà religiosa con le esigenze di contenere l’epidemia in atto.

Al fine di agevolare l’esercizio delle manifestazione del culto, sono predisposte le seguenti misure.

  1. ACCESSO AI LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI PREGHIERA
  1. È consentita ogni celebrazione di natura religiosa nel rispetto di tutte le norme precauzionali previste in tema di contenimento dell’emergenza epidemiologica in corso. In particolare i partecipanti sono tenuti ad indossare idonei dispositivi di protezione delle vie respiratorie e devono mantenere le distanze interpersonali di almeno un metro.
  1. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’Ente individua il responsabile del luogo di culto al fine di stabilire la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto degli eventuali sistemi di aerazione disponibili e della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale e, comunque non superando le 200 unità.
  1. Coloro che accedono ai luoghi di culto per la preghiera sono tenuti a indossare mascherine.
  1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi; ogni celebrazione dovrà svolgersi in tempi contenuti.
  1. Alle autorità religiose è affidata la responsabilità di individuare forme idonee di preghiera allo scopo di garantire il distanziamento interpersonale, facendo rispettare tutte le prescrizioni di sicurezza.
  1. L’accesso al luogo di culto, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/o collaboratori che – indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento – favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione prevista superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle funzioni.
  1. Per favorire un accesso ordinato, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
  1. Non è consentito accedere al luogo della preghiera a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti. Parimenti, non è consentito l’accesso in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
  1. Si dà indicazione, ove possibile e previsto dalle rispettive comunità, di svolgere le funzioni negli spazi esterni dei luoghi di culto, avendo cura che, alla conclusione, i partecipanti si allontanino rapidamente dall’area della preghiera.

1.10 In relazione a particolari aspetti del culto che potrebbero implicare contatti ravvicinati, è affidata alle autorità religiose competenti la responsabilità di individuare le forme più idonee a mantenere le cautele necessarie ad escludere ogni rischio di contagio e di trasmissione del virus.

  1. I ministri di culto o responsabili di comunità (uomini e donne) autorizzati dai rispettivi organismi religiosi possono svolgere attività di culto ed eccezionalmente spostarsi anche oltre i confini della Regione, sempre che ricorrano le motivazioni elencate nella normativa vigente e nel rispetto di quanto previsto in tema di autocertificazione, corredata altresì dalla certificazione del responsabile della comunità.
  • ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLA PREGHIERA
  • Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento, è necessario ridurre al minimo la presenza di ministri officianti, che sono, comunque, sempre tenuti al rispetto della distanza minima.
  • Gli aderenti alle rispettive comunità assicurino il rispetto della distanza di sicurezza per almeno un metro.
  • Si ritiene imprescindibile, se dal punto di vista liturgico non risulta possibile espungere dalla cerimonia religiosa le fasi dei riti precedentemente rappresentati dove maggiore è il rischio di contagio da SARS-CoV-2, richiamare gli officianti e tutti coloro ad ogni titolo coinvolti alla vigilanza nelle cerimonie ad un assoluto rispetto delle norme igienico-sanitarie, dell’uso dei dispositivi di protezione delle vie aeree e del distanziamento sociale – in particolare ove sia prevista la posizione in ginocchio.
  • IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
  • I luoghi di culto devono essere adeguatamente igienizzati prima e dopo ogni preghiera.
  • All’ingresso del luogo di culto dovranno essere disponibili, per coloro che ne fossero sprovvisti, mascherine e liquidi igienizzanti e un incaricato della sicurezza esterna, individuato a cura della autorità religiosa e munito di un distintivo, vigilerà sul rispetto del distanziamento sociale e limiterà l’accesso fino all’esaurimento della capienza stabilita.
  • COMUNICAZIONE
  • Sarà cura di ogni autorità religiosa rendere noto i contenuti del presente Protocollo attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione.
  • All’ingresso del luogo di culto dovrà essere affisso un cartello con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:

– il numero massimo dei partecipanti ammessi, in relazione alla capienza dell’edificio;

  • il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/respiratori, temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C o è stato in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti;
  • l’obbligo di rispettare sempre il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.
  • ALTRI SUGGERIMENTI
  • Ove il luogo di culto non sia idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, può essere valutata la possibilità di svolgere le funzioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria, con la partecipazione massima di 1.000 persone.
  • Il luogo di culto resterà chiuso qualora non si sia in grado di rispettare le misure sopra disciplinate.

Il Comitato Tecnico-Scientifico, nella seduta n. 71 del 12 maggio 2020 e n. 73 del 14 maggio 2020, ha esaminato e approvato il presente “Protocollo con le Comunità Islamiche”, con le raccomandazioni che sono state recepite. Il testo finale emendato, su richiesta, è stato trasmesso, in data odierna, al Comitato Tecnico Scientifico.

Il presente Protocollo entrerà in vigore a far data dal giorno 18 maggio 2020.

I rappresentanti           Prof. Avv. Giuseppe Conte                     Cons. Pref. Luciana Lamorgese

Presidente del Consiglio                                 Ministro dell’Interno

Roma, 15 maggio 2020

Preghiera comunitaria festa del sacrificio

Nel nome di Allah, il Clemente, il Misericordioso

Il Centro Islamico Culturale La Luce di Cassino(FR) e del Lazio meridionale, comunica che la preghiera comunitaria della festa del sacrificio verrà celebrata presso il campetto sportivo della villa comunale di Cassino venerdì 31 luglio in sh’a Allah.

I FEDELI CHE VORRANNO PARTECIPARE DOVRANNO PORTARE MASCHERINA E TAPPETINO PER LA PREGHIERA.

Verranno organizzati diversi turni di preghiera, il primo a partire dalle ore 7:30 del mattino fino rimpimento degli spazi disponibili. Il secondo, presumibilmente, a partire dalle ore 8:30 – 9:00 circa.

Per l’occasione, verranno adottate le seguenti precauzioni:

1. NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI ALLA SINGOLA PREGHIERA:  200

2. E’ VIETATO L’INGRESSO A COLORO CHE PRESENTANO SINTOMI INFLUENZALI/RESPIRATORI, TEMPERATURA CORPOREA PARI O SUPERIORE AI 37,5° C O È STATO IN CONTATTO CON PERSONE POSITIVE A SARS-COV-2 NEI GIORNI PRECEDENTI;

3. E’ OBBLIGATORIO RISPETTARE SEMPRE IL MANTENIMENTO DELLA DISTANZA DI SICUREZZA (1 m), L’OSSERVANZA DI REGOLE DI IGIENE DELLE MANI, L’USO DI IDONEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALE, A PARTIRE DA UNA MASCHERINA CHE COPRA NASO E BOCCA.

4. È FATTO OBBLIGO DI SEGUIRE LE INDICAZIONI DEGLI ADDETTI

5. SI RICHIEDE A CIASCUN FEDELE DI PORTARE IL PROPRIO TAPPETINO ADEGUADAMENTE IGIENIZZATO

6. E’ VIETATO L’INGRESSO A COLORO CHE SONO RIENTRATI DA MENO DI 14 GIORNI DA PAESI EXTRA UNIONE EUROPEA

Auguriamo a tutti i musulmani e alle loro famiglie una gioiosa e benedetta festa del Sacrificio.

Jazakum Allah khairan